Mario Cambiucci (1896-1917)
Da Vincenzo e da Antonia Mattioli, nacque il 26 Agosto 1896 alla Serra di Castelbolognese ove la madre insegnava alle scuole elementari di quella frazione. Crescendo negli anni dimostrò di essere un degno esempio per la gioventù studentesca di allora, poichè all’intelligenza ed alla volontà, univa una condotta di vita esemplare nella famiglia e fuori.
Prima di partire soldato insegnava nelle scuole primarie di Bertinoro ove si faceva notare per la sua bontà e per l’attaccamento alla professione. Amava scrivere, in prosa ed in versi, dimostrando precoci capacità letterarie non comuni. Anima contemplativa e solitaria, esprimeva i suoi elevati sentimenti di amore e di fraternità col prossimo in modo sincero e profondo.
Di lui sappiamo che lasciò, ancora manoscritti, i lavori che vanno dal 1913 al 1916, e precisamente: Recensioni e rassegne di libri nuovi, 1913; “Falena”, bozzetto drammatico in versi (atto unico) Bertinoro, 23 Marzo 1915. Per la festa degli alberi, discorso, Serra di Castelbolognese, 2 Aprile 1915: “Solitudine”, prose staccate, 1915-1916; “Primule”, versi, Serra di Castelbolognese, Giugno 1916.
In uno scritto commemorativo venne ricordato che “sparito a vent’anni, Mario Cambiucci non ci ha purtroppo lasciato se non l’amara certezza che avrebbe in seguito dato tali frutti del suo studio tenace e del suo nobile e libero ingegno avvalorato dalle più pure idealità civili ed umane, da rendere presto celebrato il suo nome e orgoglioso di lui tutto l’ordine degli insegnanti, e che nella sua carriera si sarebbe così segnalato da salire ai gradi più alti”.
Tenente di fanteria, venne dato per disperso sul fronte il 29 Maggio 1917.
Biografia tratta da: Un paese di Romagna: Castelbolognese fra due battaglie: 1797-1945 / Pietro Costa. – Imola : Galeati, 1971.
Lascia un commento