Breve storia dello Stemma Comunale di Castel Bolognese
Il 24 giugno 1851 il delegato apostolico Rossi mandò una circolare ai vari Comuni, con la quale li invitava a fornirgli “al più presto possibile le notizie dello stemma di codesta Comunità, giusta le norme, ed istruzioni tracciate nell’unita stampa”. In tale foglio era già prestampato lo scudo ed era cura di ogni Comune riempirlo con tutte le parti dello stemma, seguendo le istruzioni inviate. Il 23 luglio 1851 i rappresentanti comunali di Castel Bolognese, G. Sangiorgi e L. Galeati, inviarono lo stemma a colori, realizzato dall’ingegnere Giovanni Mazzanti, aggiungendo che “sull’epoca in cui fu assunto nulla puossi asserire di positivo, rimontando l’origine di questo Castello a tempi molto indietro; è però opinione probabile ed accreditata che lo stemma di questo Comune figurato in uno scudo ripartito da una croce con una cattena a traverso, e due Rose, con in capo un cimiero con quattro penne, venisse, sul declinare del 1300 epoca in cui questo Castello da semplice Bastia che era, venne ampliato di fabbricati e vi fu eretta un abbastanza forte, ed estesa Rocca dai Bolognese, conceduto dai Bolognesi stessi giacchè la Croce si conserva anche nello Stemma di Bologna; la catena si vuole che ricordi il passo del Ponte a San Procolo ove pagavasi il transito dai viandanti, e le Rose venissero in seguito donate al Comune di questo Castello dai Riari, che tennero la Signoria d’Imola…”
In termini araldici la descrizione dell’antico stemma è la seguente:
Arma: D’argento, alla croce a punte patenti di rosso, attraversante sulla catena d’azzurro, posta in banda, e accompagnata dalle due rose pentafoglie d’oro, poste una nel 2° e una nel 3°.
Elmo: D’acciaio, a cancelli, posto in maestà, col pennacchio di quattro piume iridate.
Lo stemma così descritto rimase inalterato fino al periodo fascista, quando fu leggermente modificato a seguito dell’iscrizione del Comune nel Libro Araldico degli Enti Morali, con decreto del 30 maggio 1940. In tale decreto si legge quanto segue:
“Il Duce del Fascismo Capo del Governo. Veduta la domanda del Comune di Castel Bolognese diretta ad ottenere il riconoscimento dello stemma e del gonfalone comunale e la iscrizione del Comune stesso nel Libro Araldico degli Enti Morali…
Decreta spettare al Comune di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, il diritto di fare uso dello Stemma e del Gonfalone miniati nei fogli qui annessi, e descritti come appresso:
Stemma: D’argento alla catena di ferro posta in banda accostata da due rose cucite d’oro; alla croce patente di rosso posta sul tutto ed attraversante. Capo del Littorio di rosso (porpora) al Fascio Littorio d’oro circondato da due rami di quercia e d’alloro annodati da un nastro dai colori Nazionali. Ornamenti esteriori del Comune.”
Dopo la caduta del Fascismo il capo del littorio è stato soppresso in seguito al D.L.L del 26 ottobre 1944 n°.313 e lo stemma così ottenuto è quello attuale. Rispetto all’antico stemma i cambiamenti sono minimi: è rimasta la catena, sono rimaste le rose mentre il cimiero è stato sostituito dalla corona simbolo di Comune.
Nella galleria delle immagini che segue è possibile vedere alcune versioni dello stemma comunale, partendo dallo stemma riportato negli Statuti Comunali del XVII secolo fino ad arrivare a quello attuale.
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