Ritorno in collegio… dopo oltre 50 anni
di Andrea Soglia
La mattina del 6 aprile 2024, grazie alla collaborazione dell’Istituto Comprensivo Carlo Bassi, del sindaco Luca Della Godenza e del presidente di ASP Romagna Faentina Massimo Caroli, una delegazione delle ultime “orfanelle” ha realizzato un piccolo grande desiderio: quello di visitare l’edificio che un tempo ospitava l’Orfanotrofio Ginnasi e che oggi ospita l’omonimo plesso scolastico.
Era un evento a lungo atteso, al punto che Gabriella non ha dormito la notte precedente e si è alzata prima dell’alba. Gentilmente invitati erano presenti Giuliana (che in quell’edificio aveva frequentato l’asilo infantile gestito dalle stesse suore del collegio) e Andrea, che scrive queste righe, che nel “Ginnasi” aveva frequentato le scuole elementari e dove, da quell’epoca, non era mai più entrato.
Già prima dell’ingresso dal lato posteriore dell’edificio, le orfanelle ricordavano cosa si vedeva dall’esterno. “Là c’era il pozzo”, “Quell’albero c’era già ai nostri tempi” e simili. Le orfanelle residenti fuori Castello sono rimaste anche molto sorprese dal quartiere spuntato dietro alla scuola, dove un tempo c’era il terreno agricolo delle Opere Pie.
Poi l’entrata nell’edificio, grazie alla preziosa collaborazione di una operatrice scolastica presente appositamente per l’occasione, dato che al Ginnasi c’è il “tempo pieno” e al sabato non si va a scuola, cosa che ha facilitato la lunga visita delle “orfanelle”.
Il tour è iniziato dal piano terra, e si è concentrato sulle ali laterali dove una volta c’erano la chiesa (lato Imola) e il refettorio (lato Faenza). Gli ambienti, naturalmente, sono stati rimaneggiati, e quindi alcune stanze rimpicciolite rispetto ad un tempo. Immutato il pavimento in graniglia… che le ragazze hanno riconosciuto. “Quanta segatura ci facevano usare per tenerlo sempre pulito e lucido!” hanno esclamato in tante. Nell’ex refettorio Beatrice ci ha indicato la finestra da cui scagliava fuori la terribile cicoria che veniva propinata a tavola “Rimaneva appesa all’albero per diverso tempo!” e poi, in un’altra stanza, anche il punto in cui le suore nascondevano i cibi prelibati che le orfanelle intercettavano non appena c’era via libera.
E’ seguita la visita al piano superiore, che ospitava la zona notte del collegio e il teatro. Le orfanelle hanno riconosciuto il corrimano di un tempo (naturalmente potenziato per la sicurezza dei bimbi), e l’immagine della Madonna col Bambino a metà delle scale. “In questa camera dormivo io!” ha detto Ileana, poi siamo finiti nel camerone, lato Imola, che ospitava il dormitorio più grande. E Gabriella ha ricordato la sera in cui furono sorprese dalla Superiora mentre ascoltavano il Festival di Sanremo con una radiolina entrata di soppiatto nel collegio, e scattò una punizione memorabile.
Immancabile una visita al piano interrato, quello maggiormente mutato nel tempo. “Qui c’erano le docce!” ha detto subito Ileana.
Poi l’uscita dall’ingresso lato via Emilia e la fotografia ricordo sulla scala principale dove si scattavano abitualmente le foto anche all’epoca del Collegio. E’ seguito un giro nell’ampio parco della scuola, e una seduta sul prato, anche questa per ricordare i vecchi tempi.
Prima dei saluti ci sono stati i calorosi ringraziamenti al Sindaco, al Presidente delle Opere Pie e all’operatrice scolastica.
Per tutte è stata una giornata memorabile da raccontare a parenti e amici. E con questo testo vogliamo fissare in modo più tangibile il ricordo.
Molte “orfanelle” hanno trattenuto a stento la commozione per aver rivisto, dopo oltre 50 anni, i luoghi della loro giovinezza.
Luoghi ricchi di ricordi vividi e forti, non sempre piacevoli, al centro di un’esperienza indimenticabile di vita.
Lascia un commento