La Battaglia di Domokos
La guerra greco-turca del 1897 risveglia il filoellenismo degli Europei (Byron e Santorre di Santarosa ne sono stati gli illustri precursori), che ancora una volta si concretizza nella partecipazione alla lotta della Grecia contro l’impero Turco. Gli italiani sono a fianco dei Greci in nome della solidarietà internazionale ispirata agli ideali del Romanticismo.
La presenza di Ricciotti Garibaldi e di Amilcare Cipriani costituisce una grande forza di attrazione sia per i repubblicani che per i socialisti, che in questa occasione sposano in comune la “causa della civiltà” contro il fanatismo e la politica repressiva dei Turchi. Il deputato repubblicano Antonio Fratti legge a Forlì il proclama di Ricciotti Garibaldi per reclutare volontari. A Castelbolognose rispondono all’appello parecchi giovani, ma non tutti riescono a partire, perchè il governo italiano per ragioni politiche ostacola gli arruolamenti dei volontari. Tuttavia sei castellani raggiungono la Grecia e partecipano alla drammatica battaglia di Domokos, il 17 maggio 1897, militando nel Corpo organizzato da Ricciotti Garibaldi che, più tardi, a proposito della comitiva castellana, scriverà : “erano così chiassosi, così gioviali che pareva andassero ad una scampagnata, non ad una pericolosa campagna di guerra”.
Questi i loro nomi:
GIOVANNI CAPRA di Enrico (caduto)
UGO SILVESTRINI (caduto)
PAOLO DALL’OPPIO (ferito)
PAOLO LANZONI
GIOVANNI TOSI (e Mas-cì)
ANTONIO RACCAGNA (Gnazi)
Le notizie giunte dalla Grecia e in particolare la morte di Capra e di Silvestrini destano commozione a Castelbolognese, che celebra l’impresa dei suoi volontari con una grande manifestazione popolare.
Ancora oggi si conserva nel cimitero Comunale il monumento a Capra e a Silvestrini, inaugurato il 17 maggio 1902.
Cartolina postale diffusa nel 1902 a ricordo di Capra e Silvestrini.
Il monumento a Capra e Silvestrini, inaugurato nel 1902.
Panorama parziale di Domokos, paese ove caddero i volontari castellani Capra e Silvestrini (cartolina acquistata dal dott. Antonio Corbara a Domokos; proveniente dal Fondo Pietro Costa, Biblioteca Comunale)
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