Contratto stipulato con Gasparo Landi da Cesena per la fusione della campana grossa della torre
Con la presenta privata scrittura da valere come publico, e giurato istromento corroborato con tutte le clausole necessarie.
In Dei nomine amen. Anno ab illius nativitate millesimo septingesimo decimo septimo, indictione decima, sedente praesente Domino Nostro Deo Clemente divina providentia Papa XI die vero vigesima septima Novembris dicti anni.
Essendo che sia stato risoluto, e trattato prima per congregazione di molti consiglieri fatta lì 11 agosto 1717 alla quale, e poscia del publico conseglio di questa ill.ma Communità di Castel Bolognese, convocato, ed adunato canonicamente sotto lì 19 agosto dell’anno corrente 1717 come appare al Campione al quale /di doversi applicare alla nuova fabrica della campana grande di questa ill.ma Communità, essendosi di già impetrate le necessarie facoltà dall’Ill.mo Reggimento di Bologna sino sotto lì 29 ottobre 1708 e la sopraintendenza, facoltà, et essecuzione di tale facenda sia stata liberamente rimessa, e concessa alla prudenza et auttorità de’ signori consiglieri Alessandro Gottarelli, Francesco Guerrini, Giacomo Tassinari, e Gioanni Contoli sino dal giorno 19 agosto dell’anno suddetto 1717, come parimenti appare dal publico conseglio legittimo in numero dodici consiglieri nel Campione di questa ill.ma Communità al quale /e fra tanto siasi da suddetti signori assonti strettamente trattato con il signor Gasparo Landi da Cesena hora commorante alla Pergola, nella di cui abilità, et intelligenza, et esperienza in tale profezzione sijno stati detti signori pienamente certiorati, e da esso habbiano altresì esatte condizioni più vantaggiose alla Communità d’ogn’altro per l’opera di detta nuova fusione; per lo chè li predicti signori assonti abbino determinato di venire alla conclusione, e stipulazione di publico istromento, quindi è che presente e personalmente constituito avanti li suddetti signori assonti Alessandro Gottarelli , Francesco Guerrini, Giacomo Tassinari, e Gioanni Contoli presenti, et accettanti per la medesima ill.ma Communità /Il suddetto signor Gasparo Landi da me benissimo conosciuto promette, e si obliga di rifondere la suddetta campana a tutte sue spese, danni, et interesse ad uso di buona arte, e quella rimettere sonante nel modo, e forma, che è posta al presente su la medesima torre della Communità, dalla quale esso medesimo a sue proprie spese debba quella calare, e per maggiore chiarezza et intelligenza del presente contratto con li seguenti Capitoli.
1°. – Che della medesima Communità per sua mercede della nuova fusione di detta campana, scalo della stessa dalla torre, e riposizione di quella su la medesima torre, e per le spese di legna, pali, carbone, forma, fossa, e fornello e tutti gli altri stigli et accessorij a tale effetto necessaij, se gli paghino scudi novantacinque di paoli 10 per scudo, cioè scudi trentacinque di paoli /per la prima paga nel termine di giorni otto, et altri scudi trenta sul principio di gennaro; prossimo avvenire 1718, et altri scudi trenta per intiero pagamento accordato come sopra, quando la campana sarà pronta su la torre perfettamente, come si obliga il medesimo Gasparo Landi nel tempo, e termine di mesi due, cioè di gennaro prossimo avvenire 1718.
2°. – Che se li permetta durante il tempo del suddetto hanno l’abitazione nella stanza del vicepodestà, et il commodo del macello di detta Communità per far simil lavoro con renderlo pulito, e far chiudere le fenestre, et aperture che vi sono.
3°. – Che in atto di cavare la campana dalla fossa, e rimetterla su la torre, li venghi somministrato dalla medesima Communità l’aiuto degli huomini necessarij a spese della medesima Communità.
4°. – Che li suddetti signori assonti dalla Communità a spese della medesima debbiono far riattare il ceppo della campana, e munirlo de’ ferri bisognevoli, e ripulire il martello di essa campana.
5°. – Che detto signor Landi portarà seco li canepi, e pigliarà in fine dell’opera per se stesso tutto l’avanzo del metallo, che restarà nel canale in ragione di baiochi sedici la libra, e che all’incontro la nuova campana non sia di minor peso di libre tante quante saranno, quando si pesarà, e quando vi fosse qualche piccolo divario nel suddetto peso come sopra convenuto, si debba bonificare reciprocamente in ragione di baiochi quindici per libra.
6°. – Si obliga il medesimo signor Landi di ritrovarsi in questo castello Bolognese all’impiego di detto lavoro di campana per lì 5 di dicembre prossimo avvenire, e di far tante volte la fusione di detta campana, quanto sia di bisogno, sino che la medesima riesca di perfezione, e di mantenerla per anni uno, e giorni tre, quando pervenisse per diffetto del suo lavoro, a tutti suoi danni, et interesse, perché così fu convenuto per patto espresso, e non altrimenti.
Quali cose tutte li suddetti signori assonti a nome dell’ill.ma Communità, e detto signor Landi come sopra presenti, promettono attendere, et osservare, et alle medesime mai dire, opporre, o venire sotto qualsivoglia pretesto, causa, o quesito colore / Altrimenti ad ogni danno.
Per le quali cose tutte detti signori assonti obligano li beni di detta Communità, e detto signor landi li benu proprij presenti, e futuri, et perché nella più ampla forma della rev. Camera Apostolica/ con tutte le clausole necessarie, et opportune rinunziando / acconsentendo / unica et sic/.
Io Alessandro Gottarelli -assonto
Francesco Guerrini -assonto affermo
Giacomo Tassinari -assonto affermo
Gioanni Contoli -assonto affermo
Io Gasparo Landi affermo e mi obligo quanto di sopra
Io Andrea Lambertuzzi fui presente
Io Giovanni Cleofas Contoli fui presente
Io Franciscus Mezzamici -segretarius
A. C. Castelbolognese, Campioni, reg. n. 11, quinternetto fra c. 148v e 149r.
Tratto da: La partecipazione del Consiglio Comunale alla vita religiosa di Castelbolognese (1469-1796) / Tesi di Laurea di Maria Merenda. Bologna: Anno Accademico 1973-74. (In testa al frontespizio: Università degli Studi di Bologna, Facoltà di Magistero, Corso di Laurea in Materie Letterarie.
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