La B.V. della Consolazione e la Confraternita dei Quaranta Sacerdoti o della Cintura
La cappella centrale della navata destra, nella chiesa Arcipretale di San Petronio, conserva un affresco tardogotico, rielaborato nel secolo scorso, di autore anonimo, staccato da una parete; rappresenta una dolce immagine di Maria nell’atto di abbracciare il Bambino ed è conosciuta col titolo di B.V. della Consolazione o della Cintura.
Questa immagine era presente anche nella precedente chiesa di San Petronio, abbattuta dopo il terremoto del 1781, ed al suo altare fu eretta, nel XVII secolo, la Confraternita dei Quaranta Sacerdoti o della Cintura. Essa, costituita per la maggior parte da sacerdoti, era una pia Istituzione di origine bolognese, emanazione dell’ordine degli Agostiniani che già a Castel Bolognese avevano un piccola comunità femminile proprio davanti alla chiesa, ove oggi sono le Maestre Pie.
La Confraternita si richiamava alla tradizione secondo la quale santa Monica, immersa nell’afflizione sia per la morte del marito Patrizio, grazie a lei convertitosi al cristianesimo in punto di morte, sia per gli errori del figlio Agostino che invece tardava a convertirsi, fece ricorso a Maria per cercare sollievo e conforto al suo dolore, chiedendole inoltre consiglio su quale abito fosse stato più opportuno in quello stato di vedovanza. La Madonna le apparve avvolta in veste nera con una cintura ai fianchi, sfavillante di splendore celeste e contornata da una schiera di serafini, indicandole in quell’abito la foggia del suo vestire; toltasi quella Cintura le disse: “Prendi, è questo il caro segno dell’amor mio: questo Cingolo consacrato da questo seno che conteneva un Dio, questo Cingolo d’ora innanzi circondi i tuoi fianchi senza mai deporlo: impegnati a diffondere ad onor mio questa onorata Cintura: ti assicuro che guarderò quali miei figlioli più cari tutti quelli che mi si mostreranno fregiati di questa Santissima Insegna”. Santa Monica, ricolma di gioia per questa visione, iniziò con zelo a diffondere la devozione della Santa Cintura e, tra i primi, se ne cinsero sant’Ambrogio e san Simpliciano, Perpetua, figlia di santa Monica, e le sue nipoti Felicita e Basilica. Finalmente anche Agostino, convertitosi, se ne cinse prendendola dalle mani di sant’Ambrogio il giorno stesso del suo Battesimo, e diventando il più zelante apostolo della sua diffusione.
Papa Eugenio IV, con il decreto Solet Pastoralis Sedes del 14 agosto 1439 autorizzò l’Ordine Agostiniano ad erigere delle confraternite maschili e femminili sotto il titolo della Cintura della B. Vergine Maria applicandovi numerose indulgenze, e nello stesso anno i Padri Agostiniani, nella loro chiesa di San Giacomo in Bologna fondarono canonicamente la prima Arciconfraternita della Cintura e, nel 1495, l’altra simile Confraternita della Santissima Vergine Maria della Consolazione, che papa Gregorio XIII unì con bolla Ad ea ex paternæ charitatis del 15 giugno 1575. Successivamente, papa Paolo V con il Breve Cum certas Confraternitati Cinturatorum del 2 ottobre 1606, accorda la facoltà di erigere in tutto il mondo cattolico, anche per mezzo di Sacerdoti secolari, delle Confraternite della Santa Cintura, purché nella chiesa vi sia un altare dedicato alla Santissima Vergine della Consolazione, fermo restando che l’autorizzazione alla fondazione dev’essere rilasciata dal Padre Generale dell’Ordine Eremitano Agostiniano.
I Confratelli avevano l’obbligo di portare indosso la Cintura, benedetta, di cuoio o di pelle nera, con una fibbia di osso nero, di recitare quotidianamente tredici Pater, tredici Ave Maria ed una Salve Regina, di digiunare il 27 agosto, vigilia della festa di sant’Agostino, di adempiere le disposizioni per ottenere le indulgenze legate alle varie ricorrenze e festività proprie della Confraternita. Fra queste, oltre i giorni di Solennità Maggiori della Chiesa, v’erano il giorno della natività di Maria (8 settembre), della sua Purificazione (2 febbraio), e della sua Assunzione (15 agosto), le memorie di San Patrizio (17 marzo), Santa Monica (4 maggio), San Giacomo Maggiore (25 luglio), Sant’Agostino (28 agosto), San Nicola da Tolentino (10 settembre), nonché il 13 novembre memoria di tutti i Santi dell’ordine Agostiniano. Particolarmente solenne era inoltre la festa della Madonna della Consolazione che doveva tenersi la domenica successiva al 28 agosto.
Significativo, a questo punto, trovare proprio alle pareti della Cappella della Madonna della Consolazione, entro due nicchie, a destra la statua di Sant’Agostino, a sinistra quella di Santa Monica di autore anonimo. Completano la decorazione dei pilastri e del sottarco tredici ovati raffiguranti i busti del Redentore e degli Apostoli, dipinti probabilmente dal castellano Francesco Borghesi.
Nel passato la B.V. della Consolazione o della Cintura era solennemente festeggiata a Castel Bolognese, a cura della Confraternita, nel giorno prescritto dalla Regola, cioè la domenica successiva alla festa di Sant’Agostino (28 agosto); oggi la festa si tiene la terza domenica di settembre. La B.V. della Consolazione è tuttora invocata per ottenere la grazia della pioggia nella siccità.
Paolo Grandi
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