Vittime civili: lettere R-S
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Fotografia | Nome e cognome | Data di nascita | Data di morte | Causa della morte/notizie varie |
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RANDI FRANCESCO | 06-01-1913 | 02-03-1945 | FERITA DA SCHEGGIA | |
RASPADORI MARIO ERCOLE | 09-09-1922 | 28-11-1943 |
UCCISO Nato a Castel Bolognese, risiedeva a “Ca’ de Zop” nella parrocchia di Biancanigo. Alla famiglia arrivarono notizie molto frammentarie, come testimonia la sorella Graziella, che ricorda come Ercole fosse in gita con una comitiva a Firenzuola. Ai familiari fu raccontato che mentre si trovava a una lunga tavolata dietro a una vetrata, Ercole rimase ucciso dopo che qualcuno aveva sparato dal di fuori. Si parlò anche che l’episodio fosse collegato ad una spiata fatta a Castello. |
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RAVAGLIA GIOVANNI | 07-12-1873 | 10-11-1945 |
SCOPPIO DI GRANATA Fabbro, notissimo come Ravajol, rimase ferito a un piede davanti alla propria abitazione in piazza Fanti il 13 marzo 1945. Immediatamente ricoverato all’ospedale di Castel Bolognese, vi rimase fino al 15 aprile 1945, quando fu trasferito all’ospedale di Faenza da dove fu dimesso il 2 maggio 1945. Ancora a fine settembre 1945 la ferita era aperta e necessitava di regolari cure ambulatoriali. |
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RENZI ANNIBALE | 15-08-1890 | 21-07-1945 | INCIDENTE STRADALE CON AUTOMEZZO MILITARE
Meccanico, notissimo come Nibalè, era proprietario di un’avviatissima officina che durante l’occupazione tedesca fu pesantemente saccheggiata. A guerra finita, non appena fu consentita la libera circolazione dei civili, organizzò una trasferta (probabilmente a Milano, alla Bianchi) per recuperare il materiale necessario a riavviare la propria attività. (notizie desunte dal luttino distribuito in occasione dei funerali, dal registro dei defunti della parrocchia di San Petronio e da una testimonianza orale di Fiorenzo Bellosi) |
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RENZI PAOLO | 11-05-1894 | 31-12-1944 | FERITA DA SCHEGGIA
(fotografia tratta dall’Archivio fotografico di Stefano Borghesi) |
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RICCIARDELLI LUCIA GIUSEPPINA in SANDRI |
03-10-1895 | 25-12-1944 |
FERITA DA SCHEGGIA Risiedeva in via Casolana 32 (attuale civico 4145). Morì il giorno di Natale del 1944 a causa dell’esplosione di un ordigno bellico avvenuta mentre tentava di attraversare il fiume Senio in direzione di Tebano, dove voleva trovare rifugio dai continui bombardamenti. La sua salma fu recuperata solo a guerra finita. Dopo la liberazione morì anche il figlio Antonio Sandri. (si ringrazia il nipote Antonio Sandri per la fotografia e la testimonianza) Il nome di Lucia Ricciardelli compare anche nell’elenco delle vittime di Riolo Terme, mentre ne “Le cronache castellane” di Oddo Diversi risulta come Giuseppina Sandri |
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RIVALTA ANTONIO | 15-07-1905 | 12-12-1944 |
SCOPPIO DI GRANATA Residente a Faenza, morì a Castel Bolognese e fu sepolto provvisoriamente nell’orto dell’Ospedale civile. La sua tomba fu anche colpita in pieno da una granata che sfracellò la bara disperdendo i suoi resti. |
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RONCHI ANTONIA | 10-06-1909 | 12-02-1945 | FERITA DA SCHEGGIA STRAGE DEL BORELLO |
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RONCHI DOMENICO | 17-02-1891 | 24-01-1945 | FERITA DA SCHEGGIA DI GRANATA | |
RONCHI GIOVANNI | 11-02-1925 | 17-09-1945 | SCOPPIO DI MINA | |
RONCHI LUIGIA | 20-09-1875 | 13-02-1945 | SCOPPIO DI GRANATA
Morta all’ospedale di Imola |
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RONCHI MARIA | 02-08-1911 | 12-02-1945 | FERITA DA SCHEGGIA | |
RONTINI GIUSEPPE | 06-02-1900 | 17-12-1944 | FERITA DA SCHEGGIA
Delle circostanze della morte dei fratelli Rontini parla diffusamente una memoria funebre distribuita il 21 giugno 1945, una cui copia è conservata nell’archivio parrocchiale di Campiano. “L’undici dicembre 1944 resterà tristamente memorabile per la famiglia Rontini del Borgo di Campiano! |
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RONTINI PIETRO | 31-12-1904 | 11-12-1944 | ||
SABATTANI MARIA (o SABATANI) |
03-05-1911 | 05-01-1945 |
FERITA DA SCHEGGIA Moglie di Mario Poletti (si ringraziano Ardea Poletti e Gemma Valgimigli per le fotografie) |
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SABBATANI DANTE | 21-09-1935 | 11-12-1944 | FERITA BOMBARDAMENTO AEREO | |
SANDRI ANTONIO di Giovanni |
26-02-1930 | 24-04-1945 |
SCOPPIO DI MINA Morì a causa dell’esplosione di una mina anticarro (di probabile matrice tedesca) disseminata nel podere che si trovava dietro alla sua casa, sita in via Casolana 32 (attuale civico 4145). La sua salma fu recuperata da un coraggioso sacerdote (le cui generalità non sono note) che era di passaggio in zona, il quale utilizzò due scale di legno che appoggiò sul terreno in modo da far diminuire la pressione su eventuali altri mine nascoste nel podere. La madre di Antonio, Lucia Ricciardelli, era morta per ferite a fine ’44. (si ringrazia il nipote Antonio Sandri per la fotografia e la testimonianza) |
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SANGIORGI LORENZO | 21-06-1905 | 21-02-1945 | FERITA DA SCHEGGIA
Morì mentre era al lavoro (coatto) con reparti germanici. Le circostanze della sua morte sono raccontate nella memoria funebre distribuita il 5 luglio 1945, una cui copia è conservata nell’archivio parrocchiale di Campiano: E’ sicuramente a Lorenzo Sangiorgi che si riferisce Amleto Plazzi (1927-2009) nei suoi ricordi di guerra pubblicati sul sito domenicosportelli.eu: |
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SANGIORGI ROMANO | 08-06-1933 | 18-03-1946 |
SCOPPIO DI MINA Della sua morte riferisce “Il Socialista” del 28 marzo 1946: |
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SANGIORGI VITTORIO | 04-03-1921 | 11-12-1944 | BOMBARDAMENTO
Residente a Faenza, via Pergola 37; colono |
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SARTONI LUIGI | 03-08-1940 | 16-04-1945 |
SCOPPIO DI MINA Viveva al San Bartolo della Serra; la sua famiglia, ritenendo oramai sicura la situazione, era rientrata nella propria abitazione, ma la casa era stata minata dai tedeschi in fuga. L’esplosione, avvenuta di sera, causò il crollo di una parte della casa; Luigi e il nonno (rimasto illeso), che erano già andati a letto, restarono sotto le macerie, mentre gli altri familiari, ancora alzati, si salvarono. Ricordo rilasciato dal Tempio Nazionale del Perpetuo Suffragio pro caduti di guerra (si ringrazia Luisa Sartoni per le fotografie) |
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SCALERA EMANUELA | 12-04-1912 | 15-12-1944 | FERITA DA SCHEGGIA (?)
Emanuela Scalera, originaria di Mesagne (BR), era moglie del carabiniere Sante Chirone, di servizio a Castel Bolognese. Nel 1943 (prima dell’8 settembre) il Chirone, ritenendo che la situazione fosse più sicura a Castel Bolognese rispetto al proprio paese, prese una camera presso la casa Festi (I Fest), sita nei pressi della via Emilia ma a qualche chilometro dal paese, la ammobiliò e convinse Emanuela (non senza difficoltà, dato che i di lei parenti erano contrari) a trasferirsi a Castello. (da una testimonianza di Domenica Ghetti) (si ringraziano Maria Chirone per la fotografia e Umberto Malavolti per la preziosa collaborazione) |
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SED PIAZZA PACIFICO | 20-05-1920 | -09-1944 | CAMPO DI CONCENTRAMENTO | |
SEVERI ULISSE | 02-07-1937 | 12-02-1945 | FERITA DA SCHEGGIA | |
SOGLIA ELIO | 22-01-1940 | 20-02-1945 | FERITE DA GRANATA
morto a Solarolo residente a Castel Bolognese |
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SOLI LUIGI | 16-05-1908 | 08-04-1946 | SCOPPIO DI MINA |
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