Niccolò Zanasio (? -1389)

Niccolò Zanasio ( ? – 1389), fu nominato da Papa Gregorio XI (Pietro Roger de Beaufort 1371 – 1378) nel 1378 Vescovo di Brescia, mentre papa Urbano VI (Bartolomeo Prignano 1378 – 1389) lo scelse quale Nunzio Apostolico nel maggio 1381 con l’incarico di recarsi presso il re di Napoli Carlo III di Durazzo (1345 – 1386) per ricevere il giuramento di fedeltà di quel monarca alla Santa Sede. Acquistatosi la benevolenza di quel re, che lo volle vicino a sè, venne innalzato dallo stesso papa a Vescovo di Benevento nel 1384 e, verso la fine di quell’anno ad Arcivescovo di Napoli. Dopo l’assassinio di Carlo III, divenuto nel frattempo re d’Ungheria, avvenuto a Buda il 5 febbraio 1386, Luigi II, figlio di Luigi I provvide a detronizzare il figlio di Carlo, Ladislao, il quale trovò rifugio a Gaeta, ed a portare il regno di Napoli sotto l’obbedienza dell’antipapa; di conseguenza l’Arcivescovo Nicolò Zanasio fu cacciato dalla città partenopea e costretto a ricoverarsi a Cremona ove morì il 25 agosto 1389. Fu sepolto nella Cattedrale di quella città, nella Cappella del Santissimo Sacramento, ricordato da una tomba decorata di questa iscrizione in versi:

QUEM CERNIS NICOLAUS ERAT DE ZANASIORUM
STIRPE SATUS, DOCTOR CANONIS EGREGIUS
JUSTITIAE SPECULUM, DECUS, ET LUX AMPLA CREMONAE
CORDE HUMILIS, PATIENS, OFFICIOSA SALUS.
SERVIIT ECCLESIAE ROMANAE TEMPORE LONGO,
PRAESULIBUS GRATUS, CARDINIBUSQUE SUIS.
HUNC TRES PONTEFICEM DIGNIS SUCCESSIBUS URBES
PROMERUERE SUUM, MIRIFICUMQUE PATREM
BRIXIA PRIMA, SEQUENS BENEVENTUM, TERTIA REGNI
ET CAPUT, ET SEDES INCLYTA PARTENOPE.
CUMQUE VOCANTE DEO, MERITIS MATURUS, ET ANNIS
OPTARET JUNGI CAETIBUS ANGELICIS
ANNIS OCTOGINTA NOVEM, CUM MILLE TRECENTIS
PRAETERITIS EX QUO VIRGO DEUM GENUIT.
AUGUSTA QUINA, VICENA LUCE SEPULCHRO,
DEPOSUIT CORPUS, REGNA SUPERNA PETENS.

Traduzione:

Quello che tu vedi era Niccolò discendente dal casato dei Zanasi, dottore egregio dei canoni, specchio di giustizia, decoro e splendida luce di Cremona, umile di cuore, paziente, premuroso sostegno. Per lungo tempo fu a servizio della Chiesa Romana, bene accetto ai Presuli ed ai Superiori. Tre città lo promossero con notevoli successi a loro Pastore e Padre meraviglioso: prima Brescia, poi Benevento, e per terza la capitale del Regno ed inclita sede: Napoli E quando Dio lo chiamò, ricco di meriti e di anni, desiderando congiungersi alle angeliche schiere, a ottantanove anni e mille trecento trascorsi da quando la Vergine generà Dio, nel giorno venticinque agosto, al sepolcro abbandonò il corpo, agognando i regni superni.

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