Emilio Gondoni (1921-2010)
La morte del professor Emilio Gondoni.
Lutto nella cultura e nell’associazionismo castellano
Da tanto tempo non lo si vedeva per le strade di Castello in sella alla bicicletta o alla guida del suo Ape: da tempo infatti Emilio Gondoni o, come tutti lo chiamavano E Prufessor lottava contro una malattia che non gli ha dato scampo e che lo ha portato via nel pomeriggio di domenica 28 febbraio 2010.
Il professor Gondoni aveva 88 anni e la sua vita è stata tutta dedicata all’insegnamento ed alla dedizione verso gli altri. Nato sulle colline imolesi, si era trasferito a Castel Bolognese nel dopoguerra e da qui, quotidianamente, raggiungeva Ravenna ove insegnava italiano e materie letterarie nella scuole superiori.
Il suo nome a Castel Bolognese è senza ombra di dubbio legato all’AVIS. Di questa Associazione fu uno dei fondatori, consigliere ed infine Presidente per oltre vent’anni, divenendone poi il Presidente Onorario fino alla morte. Per questa sua attività Emilio Gondoni ha meritato la medaglia d’oro per le oltre cento donazioni, la croce al merito ed il titolo di Cavaliere della Repubblica per l’intenso impegno profuso in questa benemerita Associazione.
A metà degli anni settanta, in accordo col Parroco don Rino, ebbe l’idea di trasformare la festa parrocchiale di Biancanigo nella Sagra AVIS che tuttora continua con i ritmi a suo tempo imposti dal Professore. Così pure sua fu l’idea, nata qualche anno più tardi, di organizzare a Castel Bolognese il Festival AVIS che rimane tuttora uno dei pochi esempi di festa popolare organizzata da quella Associazione per la propria raccolta di fondi.
Cuoco per diletto e gastronomo, il professor Gondoni non si risparmiava in lunghe serate sopra i fornelli sia alla Sagra di Pentecoste, ove fu per anni il primo polentaio, che alla Festa dell’Amicizia ove si spinse anche nella sperimentazione culinaria.
Emilio Gondoni fu pure scrittore, attento narratore della vita rurale nella nostra terra prima della seconda guerra mondiale: dalla sua penna uscì nel 1965 il romanzo “Quando stridono i gabbiani” pubblicato dall’Editoriale del Mezzogiorno; altri saggi furono inseriti in raccolte edite dalla Banca di Credito Cooperativo della Romagna Occidentale.
Non si risparmiò, infine, anche l’esperienza di amministratore comunale, negli anni sessanta del secolo scorso, nelle file della Democrazia Cristiana ove fu Consigliere Comunale ed anche Assessore.
Ma non può dimenticarsi il credente Emilio Gondoni. Fervente cattolico, armato di una fede robusta che aveva ereditato dalla famiglia contadina, amava spesso meditare brani del Vangelo o delle Scritture con gli amici; per questo motivo don Rino, alla Messa del Donatore celebrata all’interno della Sagra AVIS, rinunciava all’omelia e gli lasciava spazio per una delle sue profonde meditazioni.
Tutto Castello è stato vicino alla moglie ed alle tre figlie condividendone il profondo dolore, senza però dimenticare che ora Emilio Gondoni vede e sperimenta il frutto di quelle meditazioni che lo hanno accompagnato lungo il cammino di questo esilio terreno.
Paolo Grandi
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