Ritorno a Castello dopo 70 anni
di Andrea Soglia
Chi non conosce Leonardo, Angela, Zelia e Alberto Altieri?
Molti ricorderanno il loro padre, Rocco (1911-2005), apprezzato scalpellino marmista. Rocco, originario di Castelluccio Valmaggiore (FG), nel 1940 si trovò, da militare, ad essere di stanza con il suo battaglione a Castel Bolognese, acquartierato nella Scuola Elementare oggi intitolata a Carlo Bassi. Le conoscenze fatte in quel periodo, in particolare con il cementista Secondo Magnani, lo riporteranno a Castello al termine della guerra, quando il suo paese natale si trova in una profonda crisi economica e il lavoro di scalpellino, oramai, è divenuto desueto. A Castello conoscerà poi la sua amata Ghina Favucci che diverrà sua moglie e madre dei suoi figli.
Anche gli altri fratelli di Rocco sono costretti ad emigrare. Antonio vivrà per qualche tempo in Germania; Evelina si stabilirà a Milano; Mario finirà in Argentina; Giovanna invece, con il marito Leopoldo Nardone e il piccolo figlio Michele sceglie anch’essa Castel Bolognese. La famiglia Nardone va a vivere in una casa di via Biancini, dove nel 1951 nasce Maria Pina Nardone.
Leopoldo di mestiere fa il sarto, ma si trova in un paese che fatica a rialzarsi dopo la tremenda mazzata subita dalla guerra e in cui il boom economico è ancora lungi a venire (e non si poteva di certo prevedere), sicché ben presto Leopoldo e Giovanna si decidono a raggiungere Mario Altieri in Argentina per cercare maggiore fortuna. Partiranno da Genova l’8 dicembre 1954 e, dopo uno scalo a Dakar (a cui si riferisce una delle fotografie che pubblichiamo) sbarcheranno a Buenos Aires l’1 gennaio 1955.
Leopoldo continuerà a fare il sarto anche in Argentina, ma morirà ancora giovane a 55 anni. Giovanna Altieri, invece, è morta a 102 anni e mezzo lo scorso 2023. Per poco Leonardo, accompagnato da Rita, non l’ha rivista per un’ultima volta perché aveva già programmato un viaggio in Argentina ed è arrivato solo 10 giorni dopo la morte della zia.
Mentre Michele Nardone, con la consorte Noemi, è venuto alcune volte in Italia ed anche a Castel Bolognese, Maria Pina non era mai tornata nel suo paese natale, alla cui anagrafe risulta ancora regolarmente iscritta. Un’assenza durata 70 anni! In questi giorni di giugno 2024 Maria Pina, Michele e Noemi hanno soggiornato a Castel Bolognese e non è mancata l’occasione anche per scattare (con meticolosità) alcune fotografie negli stessi luoghi di alcune fotografie scattate nel 1952, all’esterno della Scuola Bassi e in via Biancini nei pressi della casa natale di Maria Pina, la quale non ha potuto trattenere la commozione nel vedere il suo luogo di nascita. Le fotografie del 1952, fra l’altro, documentano il periodo in cui il perimetro della Scuola Bassi era delimitato da una staccionata in cotto che aveva sostituito la cancellata in ferro che durante la guerra era stata conferita alla raccolta di metallo per la “patria”.
Una bella storia che racconto con piacere e ringrazio Leonardo Altieri per avermi coinvolto nella riunione di famiglia tenuta allo Chalet del Parco a cui si riferisce la bella fotografia di gruppo che alleghiamo all’album che documenta una storia di emigrazione di notevole interesse. Il viaggio di Maria Pina, Michele e Noemi proseguirà fino a Castelluccio Valmaggiore, per completare degnamente la riscoperta delle proprie origini.
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