Francesco Ginnasi (1513 – 1587)

Archiatra Pontificio

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Busto di Francesco Ginnasi – Roma, Chiesa di Santa Maria sopra Minerva.

Francesco Ginnasi nacque a Castel Bolognese nel 1513 molto probabilmente nella casa che la famiglia occupò prima della costruzione del bel palazzo a fianco della Chiesa di San Francesco, cioè nell’attuale casa Marzocchi, sulla Via Emilia, di fronte alla Chiesa di Santa Maria dello Spedale; detta casa porta tuttora fra le due finestre centrali lo stemma Ginnasi, scolpito nella pietra serena. Come il fratello Alessandro studiò l’arte medica, si laureò a Bologna nel 1537 ed in essa eccelse tanto da essere nominato lettore in quella Università “e molti Principi d’Italia nelle occorrenze più pericolose della loro salute, si prevalsero con esito felice della di lui opera“. Il 26 aprile 1540 ottenne la condotta medica a Castel Bolognese, e nel 1544 vi sposò Caterina Pallantieri (Castel Bolognese 1514 – Roma 1571). La novella sposa era la sorella di monsignor Alessandro Pallantieri influente uomo politico alla Corte papale, poi Governatore di Roma, il quale, senza dubbio, ha avuto notevole importanza nel destino della famiglia Ginnasi in Roma.

Dal matrimonio nacquero sette figli: cinque maschi e due femmine. I maschi furono Giovanni (1545 ? – 1587 ?), Alessandro (1547-1591), Domenico (1550-1639), Achille (1553-1594) e Dionisio (1559-1597); le femmine furono Zenobia (1546 ? -1623) andata sposa a Francesco Mainardi e vissuta probabilmente sempre a Castel Bolognese, e Lucrezia (1548 ? -1629).
Quest’ultima sposò Ugo Serughi, nobile di Dozza, a Forlì il 29 maggio 1571 e dal loro matrimonio nacque Annibale, che aggiunse al proprio il cognome Ginnasi; votato al sacerdozio divenne Vescovo, succedendo allo zio Domenico alla guida della Diocesi di Manfredonia nel 1607.

La famiglia visse a Castel Bolognese fin quando Francesco Ginnasi fu chiamato a Roma da Alessandro Pallantieri, probabilmente negli anni di pontificato di Pio IV. Infatti in quel tempo il cognato toccava l’apice della propria potenza dapprima come Procuratore Fiscale, indi come Governatore della Città Eterna.

Pio IV (Gianangelo Medici 1559-1565), probabilmente nel 1560, onorò il Ginnasi di una Cattedra di Medicina all’Università “La Sapienza”, “con l’assegnamento di un notabile ed istraordinario stipendio” e lo nominò suo protomedico ed archiatra. Ricolmo di onori, morì in Roma nell’agosto del 1587 e fu sepolto nella Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, ricordato da una lapide, posta dal figlio Cardinale, che si trova nella navata destra, sulla penultima colonna.

D. O. M.
FRANCISCO NOBILI GYNNASIORVM STIRPE
CASTRO BONONIENSI IN AEMILIA NATO
PHILOSOPHO ET MEDICO CLARISSIMO QVAS
FACVLTATES BONONIAE PRIMVM ALEXANDRO
FRATRI SVBROGATVS DEINDE ROMAE A PIO IIII
PONT. MAXIMO ACCITVS PLAVSV MAXIMO PVBLICE
DOCVIT QVI CVM IN VRBE PER ANNOS XXX
PRINCIPVM ET ILLVSTRIVM VIRORVM GRATIA
FLORVISSET PARI TANDEM OMNIVM MOERORE
DECESSIT ANNO AETATIS SVAE LXXII MENS VIII
POST CHRISTVM NATVM ANNO M.D.LXXXVII
ET CATHARINAE PALANTERIAE EIVS VXORI
CONCORDISSIMAE QVAE VIX. ANN. LVII ET EORVM
LIBERIS IOANNI I.V.D. VARIIS PUBLICIS MVNERIBVS
LAVDABILITER PERFVNCTO QVI VIX. ANN. XXVII M.D.
ALEXANDRO IN MEDICINAE STVDIIS PATERNA
VESTIGIA FELICITER AEMVLATO QVI VIX.
ANN. XLIIII M. D.
ACHILLI IVRIS PERITISSIMO PROT. AP.LICO AD MAGNA
NEGOCIA A SVMMIS PONT. ADHIBITO CARPENCTORACTE
IN MAGISTRATV EXTINCTO QVI VIX. ANN. XLI M. D.
DYONISIO I. C. EXIMIO ILL. COLVMNENSIS FAMILIAE
CAVSARVM AVDITORI PROBATISSIMO QVI VIX. ANN.
XXXVIII M. D.
DOMINICVS GYNNASIVS ARCHIEPIS.
SIPONTINVS PARENTIBVS ET
FRATRIBVS VNICE DILECTIS P. C.

Traduzione:

A Dio Ottimo Massimo. A Francesco della nobile famiglia dei Ginnasi, nato a Castel Bolognese in Emilia, filosofo e medico famosissimo, facoltà nelle quali insegnò col massimo plauso prima a Bologna sostituendo il fratello Alessandro, poi a Roma, chiamatovi da Pio IV Pontefice Massimo, per trent’anni, godendovi il favore di principi e uomini illustri; e parimenti fra il compianto di tutti morì ad anni 72 di età nel mese ottavo dell’anno 1588 dopo Cristo e a Caterina Pallantieri sua fedelissima sposa, che visse 56 anni e ai loro figli Giovanni, dottore in utroque, che detenne in modo lodevole pubblici incarichi, e visse 27 anni (1); Alessandro, che seguì felicemente le orme paterne negli studi di medicina e visse 44 anni; Achille, espertissimo Protonotario Apostolico, assegnato ad importanti incarichi dai sommi Pontefici e morto a 41 anni mentre era Magistrato di Carpentras; Dionisio, Dottore Esimio, Uditore Espertissimo della illustrissima famiglia Colonna, che visse 38 anni; Domenico Ginnasi, Arcivescovo Sipontino, pose in ricordo di questi genitori e fratelli amatissimi.

sepolcro francesco ginnasi
Lapide sepolcrale di Francesco Ginnasi.

stemma tomba francesco ginnasi
Stemma Ginnasi – Roma, Chiesa di Santa Maria sopra Minerva.

(1) In verità Giovanni Ginnasi visse 47 anni; l’errore della lapide è da attribuirsi allo scalpellino che, invece di battere il numero XLVII, scolpì XXVII

PAOLO GRANDI

tratto da: GRANDI P., Il Cardinale Domenico Ginnasi, Faenza 1997.

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